Verona (sabato, 11 ottobre 2025) — Durante l’estate e le prime settimane d’autunno, i Carabinieri del N.I.P.A.A.F. di Verona, con il supporto del nucleo forestale di Tregnago, hanno effettuato una serie di controlli su aziende e distributori di F-gas, i gas fluorurati a effetto serra impiegati in impianti di refrigerazione e climatizzazione. L’operazione, volta a garantire il rispetto della normativa europea, ha portato all’accertamento di un’irregolarità e alla sanzione di un’impresa veronese per violazioni in materia di etichettatura e tracciabilità.
di Matilde Molina
L’attività ispettiva, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.), ha riguardato in particolare la gestione, la conservazione e la vendita delle bombole contenenti gas fluorurati. Gli agenti hanno verificato che le imprese seguissero correttamente le procedure previste dal Regolamento (UE) 2024/573, che disciplina la tracciabilità, la sicurezza e l’etichettatura degli F-gas.
Questi composti, comunemente utilizzati in impianti di refrigerazione civile e industriale e nei condizionatori d’auto, possono avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla salute umana. Per tale motivo, la loro commercializzazione è rigidamente controllata, e ogni transazione deve essere registrata nella banca dati di riferimento, accompagnata dalle Schede Dati di Sicurezza (SDS).
Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno rilevato una violazione al Regolamento (UE) n. 517/2014 in materia di etichettatura e informazioni sui gas fluorurati. L’illecito amministrativo, contestato a un’azienda del territorio veronese, prevede una sanzione compresa tra 5.000 e 50.000 euro.
L’operazione rientra nel più ampio impegno dell’Arma dei Carabinieri a tutela dell’ambiente e del rispetto delle norme europee in materia di emissioni e sostanze climalteranti.
Last modified: Ottobre 11, 2025

