Verona (martedì, 27 maggio 2025) — Un ingente sequestro di sigarette contraffatte è avvenuto nei giorni scorsi a Trieste, dove la Guardia di Finanza ha scoperto 480mila pacchetti pronti per la distribuzione illegale. Il materiale, con marchio “LeM” falsificato, era nascosto in un magazzino self storage. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona, punta ora a individuare la fabbrica clandestina dove il materiale sarebbe stato assemblato. L’operazione ha acceso i riflettori su una rete illecita attiva sul territorio veneto.
di Chiara De Santis
Il blitz è scattato nei giorni scorsi, quando i militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Trieste hanno rinvenuto quattro bancali anonimi all’interno di un deposito self storage. L’accurato controllo ha permesso di scoprire che i bancali contenevano 480mila involucri contraffatti per sigarette del marchio “LeM”, riconducibile alla multinazionale Philip Morris International.
Gli imballaggi, tutti con indicazioni in lingua inglese, erano destinati al confezionamento di sigarette da immettere sul mercato nero, potenzialmente anche al di fuori dei controlli sanitari e fiscali previsti dalla normativa europea. Il quantitativo sequestrato, equivalente alla capacità di confezionare circa 10 tonnellate di sigarette, avrebbe potuto generare profitti illeciti superiori a 2,5 milioni di euro.
Il responsabile del box, un cittadino moldavo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Le indagini – ancora in corso – sono ora concentrate nel veronese, dove si presume possa trovarsi la fabbrica clandestina incaricata della produzione e assemblaggio del tabacco contraffatto. L’obiettivo degli inquirenti è risalire all’intera filiera del traffico illecito e smantellare l’organizzazione criminale che gestisce l’attività.
Last modified: Maggio 27, 2025