Verona (lunedì, 26 maggio 2025) — Verona rinnova il suo impegno per la pace. Il sindaco Damiano Tommasi ha partecipato domenica 25 maggio alla Marcia della Pace a Barbiana, luogo simbolico dell’eredità morale di Don Milani, e ha aderito oggi, lunedì 26 maggio, alla giornata di digiuno promossa dalla Rete di Trieste per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza. L’iniziativa, condivisa da numerosi amministratori locali di tutta Italia, nasce come gesto di solidarietà e denuncia verso le sofferenze del popolo palestinese, in particolare dei più fragili: bambini, anziani e malati.
di Chiara De Santis
Durante la marcia di Barbiana, il sindaco Tommasi ha sottolineato il valore simbolico e concreto di queste azioni: “Verona è una Città della Pace e vogliamo che questo non resti solo un titolo, ma si traduca in scelte coerenti e quotidiane – ha dichiarato –. Costruire una società più giusta significa promuovere relazioni sane, partendo dai più piccoli”. L’iniziativa si ricollega idealmente all’Arena di Pace, ospitata un anno fa a Verona alla presenza di Papa Francesco, confermando la volontà dell’amministrazione di mantenere alta l’attenzione su temi di giustizia e convivenza civile.
La giornata di digiuno indetta dalla Rete di Trieste, che riunisce oltre mille amministratori locali italiani, ha visto un’ampia adesione anche da parte del Consiglio comunale di Verona. Tra i partecipanti figurano esponenti di varie forze politiche, tra cui consiglieri delle liste civiche, del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di altre formazioni locali. L’obiettivo dell’appello è duplice: da un lato, dare voce alle popolazioni colpite dalla guerra, dall’altro, sollecitare il governo italiano a un’azione diplomatica più incisiva per la cessazione delle ostilità.
Il gesto del digiuno, seppur simbolico, è stato descritto dai promotori come un atto di responsabilità morale e civile. In un momento segnato da una delle più gravi crisi umanitarie degli ultimi anni, l’appello si unisce a quello di Papa Francesco affinché “sia consentito l’ingresso degli aiuti umanitari e sia posta fine alle ostilità”. Tra i firmatari, oltre a Tommasi, anche i sindaci di Udine e Vicenza, in un fronte comune che supera le divisioni politiche nel nome della pace e della dignità umana.
Last modified: Maggio 26, 2025