VERONA (venerdì 17 maggio 2024) – Presentata la mozione del Partito Democratico sulla cosiddetta “clausola antifascista“, un provvedimento per cui gli animi si sono accesi e dove maggioranza e opposizione hanno rimarcato le loro differenze.
di Rossana Rizzitelli
La proposta di modifica regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria comporta che tutti coloro che fanno richiesta di disporre di beni comunali come spazi, suolo pubblico o sale di proprietà comunale, oppure coloro che chiedono patrocini, contributi o esposizioni pubblicitarie, dovranno dichiarare di riconoscersi nei principi e valori fondamentali della Costituzione Italiana e dello Statuto Comunale, di ripudiare il fascismo e ogni forma di totalitarismo e di condannare l’uso di ogni forma di violenza.
Senza questa dichiarazione, i richiedenti di concessioni o autorizzazioni da parte del Comune di Verona non potranno ottenere nulla. Prima firmataria della mozione, condivisa dalla maggioranza, è la consigliera PD Alessia Rotta. Un provvedimento non ritenuto necessario dai consiglieri di opposizione, che hanno definito la mozione provocatoria e pretestuosa.
Tag: Alessia Rotta, clausola antifascista, Partito Democratico Last modified: Maggio 17, 2024