Verona (venerdì, 16 maggio 2025) — Con l’approvazione del Consiglio comunale del 15 maggio 2025, Verona si prepara ad affrontare un aumento della Tari, la tassa sui rifiuti, che interesserà sia le famiglie che le utenze non domestiche. L’intervento si rende necessario a seguito dell’adeguamento alla normativa regionale sui costi di smaltimento e dell’introduzione dell’Iva al 22% sui rifiuti. A illustrare i dettagli è stato l’assessore ai Tributi, Michele Bertucco, durante la seduta che ha registrato 22 voti favorevoli e 10 contrari.
di Chiara De Santis
La delibera comunale prevede un incremento medio del 4% sulle tariffe della Tari 2025. Le famiglie veronesi dovranno affrontare rincari moderati: per esempio, un nucleo di tre persone in un appartamento di 100 mq pagherà 7,21 euro in più, pari a un aumento del 3,08%. Un single vedrà la propria bolletta salire di 4,02 euro, corrispondente a +2,62%.
Sul fronte delle attività commerciali, bar e pasticcerie subiranno un incremento del 3,84%, mentre categorie come estetisti, parrucchieri e negozi di calzature saranno colpite da aumenti fino al 5,75%.
Secondo l’assessore Bertucco, il rincaro è stato contenuto anche grazie all’impiego di un milione di euro proveniente dalla tassa di soggiorno, destinato a compensare parte degli aumenti. “Verona resta comunque la seconda città del Veneto con la Tari più bassa, dopo Belluno”, ha precisato.
A pesare sul bilancio è anche la bassa percentuale di raccolta differenziata: circa il 53% dei rifiuti veronesi è ancora indifferenziato, una situazione che l’attuale amministrazione attribuisce alle scelte del passato.
Last modified: Maggio 16, 2025