Verona (sabato, 21 giugno 2025) — Un nuovo episodio di violenza ha sconvolto il pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento. Dopo una rissa scoppiata in strada tra tre giovani, i coinvolti sono stati trasportati contemporaneamente nella struttura sanitaria dove hanno continuato a picchiarsi, seminando il panico tra pazienti e personale. A denunciare l’accaduto è il segretario di Uil Fpl Verona, Stefano Gottardi, che punta il dito contro l’assenza di misure di sicurezza e chiede un’azione immediata da parte delle istituzioni.
di Chiara De Santis
Il pronto soccorso di Borgo Trento, già noto per precedenti episodi di aggressione, si è trasformato nuovamente in teatro di scontri. La notte tra il 20 e il 21 giugno, tre giovani, già feriti e in stato di agitazione per una rissa avvenuta in strada, sono stati trasportati nello stesso momento al reparto d’emergenza. Una scelta che ha provocato il degenerare della situazione, con la violenza che è proseguita anche all’interno della struttura ospedaliera fino all’intervento dei carabinieri.
Secondo la ricostruzione fornita da Uil Fpl Verona, gli infermieri si sono trovati costretti a separare fisicamente i litiganti, operando in un contesto caotico, tra sangue, urla e pazienti impauriti. «Non è più accettabile che il pronto soccorso venga usato come valvola di sfogo per conflitti sociali – ha dichiarato Gottardi – Il personale sanitario non può trasformarsi in guardia di sicurezza improvvisata».
Uil Fpl chiede l’attivazione urgente di un tavolo permanente con istituzioni sanitarie, prefettura e forze dell’ordine per garantire un presidio ospedaliero sicuro. La proposta prevede l’introduzione di filtri all’ingresso, personale di vigilanza dedicato e protocolli operativi condivisi per la gestione dei soggetti potenzialmente pericolosi.
«I lavoratori della sanità meritano rispetto – conclude Gottardi – e i cittadini devono potersi rivolgere al pronto soccorso con la certezza di trovarvi un ambiente sicuro, non un campo di battaglia».
Last modified: Giugno 21, 2025