Verona (domenica, 1 giugno 2025) — Verona si prepara a valorizzare un altro gioiello del suo patrimonio architettonico: dal 9 giugno iniziano i lavori di restauro dei Portoni della Bra, struttura storica tra le più iconiche della città. L’intervento, promosso dal Comune di Verona e supervisionato dall’assessorato all’edilizia monumentale, riguarderà il consolidamento e la riqualificazione dei portoni e del camminamento che collega la Torre Pentagona al Museo Maffeiano.
di Chiara De Santis
Per consentire l’allestimento del cantiere sarà attivato un senso unico alternato in corso Porta Nuova, con impatti temporanei sulla viabilità cittadina fino al 20 giugno. Il progetto rientra in un più ampio piano di valorizzazione del patrimonio culturale scaligero, con lo sguardo rivolto alle celebrazioni olimpiche del 2026.
Con un investimento di 175.828 euro (IVA esclusa), l’intervento sui Portoni della Bra prevede due fasi principali: la prima, dal 9 al 13 giugno, interesserà il fornice lato Torre Pentagona; la seconda, dal 16 al 20 giugno, coinvolgerà il fornice accanto al Museo Maffeiano. Durante queste settimane, i cittadini dovranno prestare attenzione alle modifiche della viabilità, che saranno opportunamente segnalate.
Il progetto prevede anche l’installazione di teli architettonici sull’impalcatura, per garantire continuità estetica durante i lavori. Il tutto rientra in un piano integrato che include anche il restauro della Torre Pentagona, già avviato a marzo, e destinato a trasformarsi in un nuovo punto panoramico accessibile al pubblico.
Il camminamento in quota, che sarà ripristinato al termine degli interventi, offrirà un percorso inedito sopra le mura medievali di Verona, oggi riconosciute come Patrimonio UNESCO. Questo collegamento tra la Gran Guardia e il Museo Maffeiano sarà non solo un valore aggiunto per il turismo, ma anche un simbolo del recupero urbano orientato alla fruizione culturale da parte della cittadinanza.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato la vicesindaca Barbara Bissoli – è restituire alla città un bene storico nella sua integrità, rendendolo fruibile in tempo per le cerimonie olimpiche del 2026”.
Last modified: Giugno 1, 2025