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Pfas e schiume antincendio: esposto in Procura a Verona sul rischio tumori

Verona (mercoledì, 16 aprile 2025) — La Procura di Verona è tra le 36 in Italia ad aver ricevuto un esposto presentato da quattro associazioni, preoccupate per i potenziali effetti nocivi delle schiume antincendio contenenti Pfas nei presidi operativi dei vigili del fuoco. Il documento chiede accertamenti sull’inquinamento ambientale nelle aree prossime alle sedi operative e sulla possibile correlazione con gravi patologie, come i tumori cerebrali riscontrati in alcuni pompieri.

di Chiara De Santis

Il caso nasce da un’inchiesta giornalistica e dalle testimonianze delle famiglie di tre vigili deceduti ad Arezzo in meno di due anni per glioblastoma, un raro cancro al cervello. A rivolgersi alle autorità sono Adic Toscana, Movimento Consumatori, Isde Italia e Medicina Democratica. Le associazioni hanno chiesto alla Procura di Verona – e ad altre 35 procure italiane – di indagare sull’uso di schiumogeni fluorurati nei presidi antincendio, compresi quelli veronesi.

Secondo i firmatari, le esercitazioni obbligatorie condotte nei piazzali dei nuclei elicotteri e nelle sedi aeroportuali avrebbero esposto i pompieri a sostanze tossiche persistenti, come il Pfoa, potenzialmente responsabili di contaminazioni ambientali e rischi sanitari.

L’allarme è stato già segnalato al Ministero dell’Interno, che ha ammesso l’uso passato di questi prodotti e ha dato istruzioni per la loro sostituzione. Le associazioni ora chiedono un’indagine epidemiologica nazionale e il monitoraggio delle zone a rischio, compresa Verona.

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Last modified: Aprile 16, 2025
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